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lunedì 26 dicembre 2005
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Il primo ad accorgersene fu Giacomo, un bimbo che si era messo in testa di contare le stelle, così ogni sera, prima di addormentarsi si sceglieva un pezzettino di cielo e contava, contava...
Oggi, cammino per Venezia,
fa freddo. C'è un po' di vento.
Ma un letto,
quello del diavolo,
riscalda i miei pensieri.
Sono ancora vivo.
Sono a casa.
Notte con fulvio, cinzia, paolo, laura, emilia, a cercare cibo.
alle 22:58
6 commenti:
mi piace questo blog...credo che lo linkero' al mio.
Giuseppe
Onorato di essere tra i link del tuo blog. Un bel regalo di Natale.
A volte basta veramente poco per essere felici.
jacko
Ahahaah!! Io adoro quel negozio, adoro. Il perizoma gioiello "Bad Christmas" è favoloso! (Anche i dogi con le giacche pantegana e i tacchi non son male però) ;p!
fame nella notte,
non vorrei più gli occhi irati del muro ma una berlino fiocamente illuminata per i suoi capelli.
orange transmission.
pagan poetry
mah ;) è un negozio fonte di ispirazioni non ben definite :)
to pagan.
Gli occhi che guardano devono essere avidi.
Quando saranno sazi di guardare, sarà la nostra fine.
Quando sarai avida di immagini,
scruterai quella Berlino, magari dietro una piazzetta o dietro un pezzo del muro che sta a segnalare un'avidità che c'era nei tempi passati. Di vedere cosa si celava dietro quella cortina di morte.
Dedicato al ragazzo che morì cercando di saltare, pochi mesi prima della caduta del muro.
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