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sabato 8 aprile 2006

Fatalità. Summer is comin' back?



fatalità. Lo dico a bassa voce, ma questa canzone mi piace, mi ricorda l'estate.


eccomi, sobbalzo. si sono ancora io allo specchio.
Mi metto la felpa, rigorosamente con il cappuccio, cappellino d'ordinanza, diventato un must per quando hai le serate in cui neppure se vuoi ti riesce di pettinarti decentemente. Mi raserò a zero a breve. Soluzione dolorosa ma necessaria.
Starò da culo? Non importa.. Quella sera che ero rasato, qualche anno fa, c'erano a casa mia, invitati per una cena persone che non rivedo da molto tempo.
Giovanni, si.. grande amico, per molto.. e poi dissolto nella nebbia di Ferrara..
e poi tutti gli altri.. che ci vuoi fare, la vita prosegue così..
Sono pronto, prendo le chiavi, il cellulare, si c'è anche lui e via.
Ripercorro la solita strada, quella che mi portava verso le superiori, una strada lunga 5 lunghi anni.
Passo dopo passo, lunghi sospiri mi guardo attorno, mentre la luce oramai è diventata artificiale, quei lampioni a Venezia che lasciano una fieble luce sulle mattonelle.. sono luci che richiedono momenti di grande silenzio per me, per te per i miei pensieri. Torno nel mio campo, il campo di Ligabue, dove c'era il ragazzino che arriva da dietro alla giovine fanciulla.. quello è il campo, dove molta gente forse, mi prendeva per scemo. Mi sedevo sul pozzo, quasi sempre solo, se non con il sottofondo delle barche che passavano e i ragazzi che uscivano dalla sala prove.
Poi mi sposto, torno indietro, quella riva così spessa, un bel bianco sotto la luce del mio lampione. Mi sdraio, guardo il cielo e penso. Passa un mio amico, saluto. Chissà mi avrà dato del matto, ma tanto, siamo tutti matti. La strada è ancora lunga. Penso, continuo a pensare, quando farò quella strada non più da solo, quando sarò orgoglioso di sringere la mano di qualcuno che mi accompagnerà per il resto della mia vita. Ora è solo un miraggio.. un po' come quella canzone di de gregori.. viaggi e miraggi.. la mia vita che è da sempre un viaggio, per diventare stabile si accosta alla parola miraggio. Il miraggio di non essere più solo.

Sono arrivato, all'Arsenale. Ho deciso di andare a cena con i miei, da Teresa una nostra amica di famiglia. Adoro casa sua, è fantastica, sarà che è stata progettata dal suo ex fidanzato di parecchi anni fa, un certo Renzo Piano. Vabbé. La serata è piacevole, quando hai un libraio a tavola, potresti starlo ad ascoltare ore, lo stesso vale per un professore di architettura, che ti parla di edifici, design, magari per voi sarà noioso, ma io ascolto sempre affascinato. Guardo mia madre e mio padre, che dopo periodi complicati tornano a sorridere, seduti vicini. Loro staranno per sempre assieme, perché sanno reagire anche dopo 22 anni. Guardavo le foto di mia madre l'altro giorno. Stavo girando il video "cosa farò da grande" e guardavo le vecchie foto. Non ci rendiamo conto forse, ma davvero quando era giovane era proprio bella cavoli, e anche mio padre, e ora si godono la loro giovinezza passata.. Spero di fare lo stesso, sarà che guardo la loro felicità e guardo la mia, e non è ancora neppure comparabile. C'è chi ieri, a 50 anni ci dice di sentirsi benissimo, come mai in vita sua, meglio che a 30 anni. Belle parole, come quelle di suo figlio, che disse: " papà mi sono stufato della play, mi leggo qualcosa.." Hai visto un padre che sa di aver fatto il suo dovere, senza aver imposto nulla, ho visto un padre che porta il figlio allo stadio, anche quello è un gesto no? Mio padre mi portò a vedere Venezia-Bologna (0-2, l'anno di Recoba, che ci salvammo, in panchina c'era W.Novellino). I ricordi continuano a viaggiare, con Sandro e compagna parlavamo del viaggio in Germania di 4 anni fa, in macchina.. io e papà, mia madre stava con le amiche in Indonesia, un mesetto. Mi ricordo mio padre, a ogni squillo del telefono si fiondava a rispondere, nella speranza che chiamasse. Forse era ancora più preoccupato di quella volta che mia madre partì per il Libano, a trovare la nostra amica Libano-Americana. Io mi preoccupo dei miei genitori, ma non ho nessuno, dove all'amore, posso abbinare le preoccupazioni. Non mi preoccuperei neppure per quelle persone che ho amato, alle quali ora, regalerei ben poco, perché è ora di guardare avanti. Forse c'è una sola persona che ho amato e a cui voglio ancora bene, ma tu sai che sto parlando di te. Tu sai che mi sono svegliato nel tuo letto prima di partire per la Germania, e tu sai che per me ci lega una forte amicizia, spero che per te la cosa sia reciproca.
Ho fotografato questi 2 occhi rossi, assomigliano ai miei, quando piango le mie lacrime congelate dall'aver pensato che un domani potrò tornare ad amare. Anche io.

6 commenti:

Dave ha detto...

risponderò, al primo squillo, ti porterò, un ritornello....

Jacko83 ha detto...

non ho fili del telefono, non ho.
preferisco gli abbracci ai ritornelli.

Dave ha detto...

Ehi, pronto ci sei
è con te che starei
adesso o mai, se qualcosa non va
poi cambierà, vivi oggi la vita

Due, sul filo in due
apri il cuore con me
parla di te mentre invento per te
gioia e allegria, è una strana pazzia

Fatalità, porta fortuna
fatalità, chiaro di luna
fatalità, senza parlare
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo

Risponderò al primo squillo
ti porterò un ritornello
ti ascolterò senza parlare
ti amo, ti amo (ti amo, ti amo)

Io, son sempre io
sono l’unica che
capisce te e rivive con te
la poesia delle piccole cose

Tu, ancora tu
ogni giorno di più
quando oramai io volavo più in là
fatalità è incontrarti per via

Fatalità, porta fortuna
fatalità, chiaro di luna
fatalità, senza parlare
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo

Risponderò al primo squillo
ti porterò un ritornello
ti ascolterò senza parlare
ti amo, ti amo (ti amo, ti amo)
ti amo, ti amo (ti amo, ti amo)

Fatalità, porta fortuna
fatalità, chiaro di luna
fatalità, senza parlare
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo

Risponderò al primo squillo
ti porterò un ritornello
ti ascolterò senza parlare
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo

Fatalità, porta fortuna
fatalità, chiaro di luna
fatalità, senza parlare
ti amo, ti amo, ti amo, ti amo

fatalità

un abbraccio

Frizz ha detto...

Ciao, la venuta giusta di dire ciao, da promocion2005.blogspot.com, ed i ringraziamenti per il comento...

jajaja, desventaja, porque usted sí conoce algo de español, en cambio a mí me toca con traductor :D, en cualquier caso, esperamos que vuelva a pasar por ahí

Suerte

Anonimo ha detto...

E io che avevo pensato a Paola&Chiara...Che trash che sono!
In questi tempi di Rose nei Pugni, di Alexandre Muxoline e di V per Vaselina o per Vaffanculo e per Vendetta ti lancio una vecchia canzone di Gaber che ho appena scoperto.

"In questa tua libertà illimitata
di espressione e di parola
l'unica rivoluzione che noi abbiamo fatto
ha un difetto:
è la rivoluzione della Coca-Cola.

Si può, siamo liberi come l'aria, si può
si può, siamo noi che facciam la storia, si può.

Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la
libertà di pensare?

Utopia, utopia, utopia-pia-pia.

Libertà, libertà, libertà, libertà,
libertà, libertà, libertà, libertà,
libertà, libertà, libertà, libertà..."

Jacko83 ha detto...

Dave, grazie per il tuo regalo. veramente.

frizz: gracias para todo, me gusta que otros paises miran mi blog..
pero: si anche io in realtà avevo pensato a quella..