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mercoledì 21 giugno 2006

L’ultimo respiro di parola.



L’ultimo respiro di parola.


Guardava le sue mani. Si vedevano benissimo le ferite profonde che nel tempo aveva accumulato. Le mani di una vita piena di sacrifici, ogni piccolo taglio racchiudeva una ferita ancora più grande, che non doveva essere riaperta, un po’ come il famoso vaso di Pandora.
Le lacrime che con le maniche delle felpe aveva asciugato durante la sua adolescenza, avrebbero potuto raccontare la sensibilità di una persona che sembrava quasi discostata dalla realtà.
Doveva essere una vita di sacrifici, ma la sua era più una vita che fino a quel momento aveva regalato più sofferenze. Riusciva a piangere, o forse meglio dire a generare piccole lacrime di vetro durante i film più banali, dove la vita di qualcuno era giunta alla fine, oppure nel momento di gioia e commozione, piangeva di tristezza per non aver vissuto ancora quel momento così intenso.
Si svegliò con le sirene, incidente sotto casa, sangue ovunque, la gente che urlava, la Polizia che sgombrava la zona. Lui dal secondo piano guardava, quasi discostato dalla realtà quello che stava succedendo. Un giovane a terra, la scientifica stava facendo i rilievi, rimuovevano il cadavere dal suolo, la strada poco a poco tornava ad essere vuota. Chi era quel ragazzo? Quante cose doveva fare prima di quel momento?
Quando ripenso alla mia vita, delle cose non dette, di quelle che vorrei dire e non dico, di quelle che dirò; delle cose fatte, che vorrei fare ma non ho fatto e di quelle che farò, beh allora non vorrò avere nessun rimpianto in quell’istante prima di morire non ci dovrò pensare a queste cose. Non vorrò perdere tempo neppure a pregare, vorrei vedere una lacrima di vetro che cade sulle mie mani, prima di dire, anzi di respirare quell’ultima parola.

Quale?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la prossima volta vieni alla cena blogger?

Anonimo ha detto...

I rimpianti sono una cosa orribile! Alla fine, purtroppo, è quasi inevitabile non averne nessuno. Ma bisogna cercare di fare in modo di averne il meno possibile.

Anonimo ha detto...

questo è forse il post più bello che abbia mai letto..
devo ammettere che mi ha anche colpito perché purtroppo mi trovo a fare le stesse riflessioni...comunque questo non fa la differenza,perché lo stile con cui hai espresso simili pensieri è semplicemente fluido e toccante!

Jacko83 ha detto...

ari, basta invitarmi :)
ila: hai ragione.. speriamo di averne il meno possibile.
Grazie anonimo. Chi sei?

Anonimo ha detto...

ho come l'ossessione di quella lacrima.
Non so davvero spiegarlo ...
aveva un'espressione indimenticabile
mi sono ribellata a quell'immagine, perchè ho avuto paura ...
un bacio con tutto il sole possibile