Buona Notte anche a te.
Giorni d'estate, quando ti svegli verso le undici e mezza,
il letto con il lenzuolo tutto arruffato, in mutande che aspetti la brezza leggera.
Dormo con le finestre aperte, perché aspetto la luce del giorno, i rumori del giardino vicino, gli uccellini, le barche che passano.
Aspetto verso mezzogiorno mia madre che torna con la spesa e che spesso mi trova ancora a letto a leggere.
Mio padre che fa la macedonia, con quei pezzettini tagliati ad arte, geometricamente perfetti nella loro piccolezza.
Dieci minuti di televisione, per guardare il meteo, poi a tavola tutti assieme, a parlare, a mangiare.
Squilla il telefono, è mio zio, il saluto settimanale del buon parentato.
Continua il pranzo che dura l'istante di un boccone, sparecchio, tutti in divano.
Si fanno le 4. Via in doccia, mi sistemo, faccio i panini, prendo la borsa e poi al lavoro.
Torno a casa, sono le 23. Stanco morto, mi deposito sul divano, finché il primo occhio chiede all'altro quando sarà ora di andare a dormire.
Buona Notte anche a te.
6 commenti:
P.S.
Ore 1:38: l'occhio sinistro si rifiutava di rispondere alla domanda...
Buongiorno anche a te
che hai gli occhi arrabbiati
e i giorni li hai consumati
pensando a come finirà
qualcuno verrà
come sogni mai sognati...
Pure una citazione della Bertè... ora si ragiona... ;)
calma questo blog cerca di mantenere una parvenza seria!
pArvenza appunto....difficile dire che sei SERIO....
baci baci...
Drewy
E' così che deve andare l'estate...
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