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domenica 19 novembre 2006

pace dei sensi.

un sospiro dopo l'altro.
Chi mi legge dice che la mia depressione esiste, ma che quando mi vede è celata.
Non traspiro emozioni.
Dovrei filmare le mie lacrime asciutte quando cercano di cadere.
Non esiste una vita normale per me, sto vivendo sballottato su vagoni dei treni, su e giù, non ho una vita sociale ne a venezia, dove praticamente dormo e mangio, ne a bologna dove oramai le strade che faccio sono solo per andare a lezione, e cambiare percorso per andare in segreteria diventa quasi bello, per non vedere sempre i quattro muri che esistono. Non è vita questa, forse ho avuto troppo precendentemente e ora sto saldando il conto poco a poco, e con calma la mia vita sta diventando un inesorabile encefalogramma piatto. Dico fanculo a coloro che lasciano commenti contrari alla autocommiserazione, se dovete scrivere qualcosa, allora per favore fatelo in qualche altro blog, tanto a me non cambia la vita, e non cambia neppure la vostra.
Sto male, provo un profondo disagio e tanta confusione, sento la mia vita spaccata in due completamente. Sto cercando in qualche modo di riemergere, perché la mia è una depressione legata ad una profonda solitudine che ho accuratamente costruito intorno a me, a volte vorrei spegnere per sempre il telefono cellulare, staccare internet e telefono e chiudermi in camera sotto la scrivania con la torcia elettrica a leggere la merini o quanche romanzo.
Sto sudando perché non so che vita è questa, dove tutto è incerto, perché si ok, non sono così sfigato, ma con il tempo sto sentendo che mi ci sto avvicinando.
amen, andate in pace.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh anch'io avevo dei brutti momenti ma erano sempre l'inizio di altri migliore xk alla fine oggi si è preda ma domani cacciatori >:D

Anonimo ha detto...

Strano...non pensavo di dover fare questo discorso anche a te.
Per qualche misterioso motivo non ho voluto rompere il guscio che ti cela, come faccio sempre con tutti, forse le sbirciate che ho dato al contenuto mi hanno fatto vedere un bimbo troppo piccolo e mi sono spaventato....e tu sei caduto...come volevasi dimostrare.
Essì che la strada è ben chiara...possibile che non la vediate?
Prepara il congelatore.

Drew

Anonimo ha detto...

credo che quando si progetta inconsapevolmente la propria insoddisfazione e solitudine futura, cosa che temo aver fatto pure io, non resti altro che salvare il salvabile; riflettere su sé stessi e su ciò che si potrebbe fare per migliorarsi e vivere meglio. Ovvio, non si può tornare indietro e cancellare ciò che è andato storto di nascosto senza che la maestraccia-vita se ne accorga.