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venerdì 7 settembre 2007

Certe.


certe notti.


Questa è una di quelle. Non capisco il mio stato d'animo. Non è animato da qualche avvenimento particolare. Dovrei essere felice, dovrei. Non ho nessuna amica che mi disinfetterà la ferita. Qui si può restare soli, è vero. Ora sono solo, e sono sveglio a pensare. Non so neppure io a cosa. continuo a cambiare argomento dei miei pensieri.
Il caos a volte si definisce così, quando fa male, ma non sai di che male si tratta.
Sono notti che invece non regali a nessuno. Questa è una di quelle.
Ti guardi attorno, aspetti ma non succede nulla, sul fatto che le notti così sono un vizio non c'è dubbio, uno dei pochi che mi rimane. Ti accontenti, forse.
Domani ci si sveglia. Con un po' di torpore, rinocoglionimento.

Vai via da qui, la solitudine infatti diventa un'ombra che scava nell'anima. C'è chi voleva distruggerla, io vorrei domarla. Ma tu non ci sei più. Dimmi che ci sono io per te, in questa vita che nessuna certezza mi da. Mandala via questa solitudine, finché la musica per noi suonerà, ma sono solo parole.

Scavano. Nell'anima. Manchi tu manchi tu.. non ci sei più e non so perché.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' che di notte ogni malinconia si amplifica. Io tendo ad incanalarla in scrittura. Così si esorcizza.

Ma, a quanto vedo, lo fai anche tu.

vivien ha detto...

la foto è stata fatta dalla laguna ?