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mercoledì 20 maggio 2009

RE:FUSI

Il Sindacato dei giornalisti del Veneto denuncia lo scandaloso comportamento degli editori: "Che affrontano la crisi anche tagliando i compensi ai collaboratori che non hanno gli amortizzatori"

15/05/09
Il Consiglio direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, riunitosi oggi a Padova, nel ratificare la costituzione al proprio interno del Coordinamento veneto freelance Re:Fusi, denuncia l’intollerabile sfruttamento dei collaboratori da parte delle aziende editoriali. Colleghi sottopagati, che si pretende in servizio 24 su 24, domeniche comprese, utilizzati nella deregulation più completa, sui quali si scaricano in maniera ancor più pesante i costi della crisi che ha investito l’intero settore.
Perché per questi colleghi - cococo e autonomi con partita iva - non vi è alcun ammortizzatore sociale in grado di tamponare l’emergenza occupazionale. Non a caso l’Fnsi ha richiesto al Governo di estendere i decreti anticrisi di sostegno al reddito del lavoro autonomo introdotti per i collaboratori coordinati continuativi degli altri settori dell’industria, anche a quelli dell’editoria.
Siamo al call center dell'informazione: articoli liquidati con cinque, sette, dieci euro lordi; nessun rimborso spese, nessuna tutela.
Da stigmatizzare i tagli ai compensi introdotti in maniera pesantissima e unilaterale, senza alcun preavviso e persino in maniera retroattiva in particolare da Finegil e Gazzettino. Per non parlare del comportamento del Gruppo E Polis che da due anni non liquida i collaboratori e nei giorni scorsi ha formulato una proposta di transazione irricevibile: il saldo del 50% dell'importo dovuto per il 2007, prendere o lasciare.
Il Sindacato cercherà in tutti i modi di arginare queste condotte lesive innanzitutto della dignità lavorativa dei giornalisti freelance: la battaglia continua.
Al centro della lotta il riconoscimento del ruolo e della professionalità di colleghi che contribuiscono in maniera sempre più ampia alla produzione di informazione.

Approvato all’unanimità

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