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lunedì 27 febbraio 2006

Il sipario si è chiuso. O forse non si è mai aperto.


Su e giù. Vento che spinge un blocco di cemento umano che si scioglie al contatto con la pioggia di bologna. Mi sono sciolto in me stesso, potresti prendere i miei scarichi reflui e metterli dentro una bottiglia di acqua uliveto, agitarla per bene e aspettare che rumore fa quando sviti il tappo.
Farà un silenzio assordante, sono diventato un ultrasuono. Sono come un cane che si lascia ruzzolare per le strade, che può guardare la gente in attesa di una carezza, di un insulto. Posso abbaiare alla luna, posso io posso posso io decido posso recido avido .
Parole che sto lavando dal mio corpo pieno di scritte, pieno di segni indelebili della mia vita sregolata passata. Non voglio essere un bravo ragazzo, non ho un motivo per ribellarmi, forse solo a me stesso, perché mi è sempre stata data grande libertà su tutto e per tutto, non ho quasi mai sentito un no tra le mura di questa casa, non ho mai visto una mano alzarsi per scoccare sentenze. E' stato adottato il miglior metodo educativo forse, ma io che sono ovviamente antimetodo, sono sregolato nel mio essere ordinatamente casinista, non so.
Guardo me stesso, vorrei tagliarmi le vene per vedere di che colore è il sangue rappreso sulla mia scrivania, ma forse sprecherei troppo cotone e garze per fermare una emorragia suicidamente perfetta. Non sto morendo, no. Ma devo aspettare che mi arrivi uno schiaffo e una carezza, uno schiaffo e una carezza. La mia imbecillità poi, continuo a comprare libri che ho a casa, è la 4 volta su 6 libri che ho comprato con i miei sudati risparmi. Devo continuare a comprare libri o fare una lista, sapendo che non finirà mai, di tutti i libri che ho a casa? Dovrei iniziare dal pianerottolo del primo piano, mio padre ha montato 2 librerie sulle scale dei vicini perché a casa non ci stanno più. La soffitta è stracarica, scaffali a casa stanno diventando a 2 strati. Sono sommerso da cultura e mi ritrovo ad essere ignorante.
Non ho mai colto quanto fossero importanti certi segnali, mentre tutti i figli che avevo attorno degli altri facevano qualcosa nella vita, io restavo a guardare mentre mi facevo bocciare. Ora guardo quello che ho costruito. Sembra un edificio dell'umbria, al primo terremoto crolla giù tutto e io precipito nel mio me stesso.
Mi salverà l'uscita d'emergenza, ah no cazzo quella era bloccata dallo scarico. Decisamente bloccato nel mio essere me stesso. Potrei iniziare a fumare, tutti fumano io no, ma poi non potrei usare i soldi per comprare libri al posto delle sigarete, e poi mia madre se mi vedesse con una sigaretta in bocca, credo si metterebbe a ridere e prendermi per il culo per i prossimi 10 anni. Sono nella fase masturbazione mentale, quando non riesci a fermare la mano, anche se poi non ho capito se viene prima l'atto fisico e poi quello mentale o viceversa, visto che io inverto le cose continuamente. Oltre a ciò.
Si chiude il sipario? O forse non si è ancora aperto?

12 commenti:

massimo stella ha detto...

Volevi qualcosa di nuovo?
Spero di averti accontentato.
Grazie per avermi sollecitato e complimenti per il tuo blog.
Un saluto.



http://www.massimostella.it
http://massimostella.blogspot.com
http://www.pestoconnection.org

Anonimo ha detto...

Uhh,se il buongiorno si vede dal mattino siamo messi male.
Che dici, forse è ora di calare il sipario sul primo atto e alzarlo sul secondo?! ;p

Anonimo ha detto...

ok! comincia lo show!

c'è un pianeta intero che ti aspetta...

e aspettati qualcosa di grande...
speriamo ne valga la pena...

Drew

Anonimo ha detto...

spero sia sempre l'ultima morte. invece non c'è fine.
masochismo mentale. ho bisogno di dolcezza.
di quella vera che inebria. ANgela Buccella

Anonimo ha detto...

Credo che quello dei troppi libri non sia un problema solo tuo. A me vien male alla sola idea di stilare un elenco di quelli che ho in casa...è una mission impossible! Altro che Tom cruise!

Anonimo ha detto...

Ho visto che mi hai lasciato un commento.
Torna a trovarmi.
Ciao!

;)

Anonimo ha detto...

Port Royal- Flares.
ascoltalo se ti va.
riempie il vuoto.
svuota il vuoto.
mi fa pensare a tutti i posti in cui sei stato.
a quella sensazione di piena crisalide che lentamente si scioglie.
alla pienezza del vuoto.
al vuoto della pienezza.


pagan poetry

Anonimo ha detto...

Grazie..direi che particolare è un aggettivo che mi piace. :)
Ma davvero sei stato in tutte quelle città?

Anonimo ha detto...

Mia madre ha già portato via tutti i suoi libri. Ordinati negli scatoloni e trasportati nella sua piccola dimensione di divorziata. Poi è rimasta qui ancora qualche mese e le librerie vuote son state riempite da tanti volumi dall'odore pungente di carta nuova. T'assicuro che almeno la metà hanno una copia nello scatolone. Ora parte e questi con lei...se ne accorgerà?

Situazione Instabile, no?

Un saluto
ari

Jacko83 ha detto...

questo tempo uccide.
questo tempo uccide.

ari: si putrtroppo lo è.
alice: sembra di si.
pagan: quando mi sento pieno, mi svuotano sempre.
elfo: si forse lo farò!
ila: ti mando tom, vediamo che fai dopo.
angela: tutto è dolce. anche la morte a volte.
drew: il pianeta mi si spegne ora.
pero: non so se ci sarà il secondo.
massimo: figurati è stato un piacere.

Maurizio Fiorino ha detto...

ti raccomando sipario, aprilo!

Jacko83 ha detto...

solo se ci sarai tu dietro..