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giovedì 6 aprile 2006
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Il primo ad accorgersene fu Giacomo, un bimbo che si era messo in testa di contare le stelle, così ogni sera, prima di addormentarsi si sceglieva un pezzettino di cielo e contava, contava...
7 commenti:
azz!
Cos'è la mia vita se non un cumulo di sassi. Si accatastano. Senza ragione...senza un ordine per non soffrire. Posso esserlo? No. Voglio mettere io i mattoni. Almeno quelli ke posso. Un edificio è meglio di un cumulo. Almeno spero. Ed ecco ancora pietre inutili. E' proprio questa la mia vita? E la settimana è sempre più nera. E sprofondo in quella pece di merda. Sempre più giù. Non riesco a respirare. Ke schifo. Mi vomito addosso.
Mirko
p.s. l'ho scritto nel telefonino alle 3 di notte al LOVE sabato. Ieri ho pensato di pubblicarlo come commento sul tuo blog. Ci sta. Mal comune mezzo gaudio. :) vadiamola così.
dave.. azzo si!
mirko: a chi hai scritto questo messaggio?
è splendida, davvero. un saluto assolato e bolognese.
il sole è tornato anche a venezia..
spero rimanga anche a bologna.. così quando torno vado ai giardini!
l'ho scritto solo per sfogarmi nel cellulare. Non era x nessuno. Era per me, come tante cose che scrivo. Però tu mi insegni che a volte condividere non fa male. Ed ecco qui.
Mirko
Qua per sfogarsi c'è tutto lo spazio del mondo.
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