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giovedì 14 dicembre 2006

ma quale fine.. siamo ancora all'inizio.



No, mi ero illuso. Tutto ciò è così assurdo. Sono stato bene due giorni, ma ora ripiombo nel caos più totale, mi permetto addirittura di dare consigli agli altri, ma poi basta guardare dentro di me per trovare un vuoto che sta assumendo dimensioni sempre più grandi. Riflessioni inutili, pesano come mattoni, spiazzano chiunque mi stia attorno, devastano me stesso, senza una ragione, forse perché sono io e solo io, quello che ci sta attorno è grigio, non ha senso continuare. Le continuazioni sono difficili, ma il problema è avviarle. Non decollano. Peggio della crisi alitalia, perdo stima come il milone di euro che perdono loro ogni giorno. Alla fine si muore dissanguati dalle proprie incertezze. Come carne al macello. La carne morta puzza. Puzza di cadavere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

senti Yomo, non disperare. ci piaci così.

Anonimo ha detto...

Yomo?
Partendo dal presupposto che, le manie depressive, con annessi eppisodi osessivo compulsivi, diventano patologiche dopo il terzo mese di diagnosi, ho preparato un metodo relativamente energico per curarti: martellone da carpentiere da 5kg come antidepressivo e autocisterna di wodka come lenitivo della compulsione a fare foto "tristi" della laguna in inverno.(per quelle di Marghera invece non ho rimedio..ma sono disposto a farti bere anche dell'etanolo purchè tu smetta!)

bacioni

Drew

Anonimo ha detto...

L'incertezza rende umani. Mi stupirei (e preoccuperei) se non avessi neppure un dubbio, mai.