Cala la notte, si alza il sipario.

Cala la notte, si alza il sipario.
Viaggiano senza meta, occhi gialli nel buio delle strade.
Hanno già ucciso, e i cadaveri sul bordo delle strade non si contano più, ci penserà l'amministrazione comunale a stilare il resoconto delle vittime.
Occhi gialli, nel buio della notte, assassini professionisti, passi felini, la vittima ignara che tranquilla lascia il suo odore pronto per essere colto dal predatore.
Non riesce a girarsi, che sangue e carne sono sparsi ovunque, urli mozzati eccheggiano nel silenzio delle gallerie, anche questa notte c'è stato un nuovo cadavere da portare via.
Occhi gialli, nascosti tra gli alberi, scrutano il nemico che lascia le sue piccole impronte sul ghiaino del parco, mentre attraversa con occhi sospettosi la strada.
Si ferma, e muore. Occhi gialli ha ucciso ancora. Questa volta del cadavere sono rimaste le ossa, del resto si è fatto banchetto. Occhi gialli traccia il suo territorio, monito ai vivi, ricordo ai morti.
Si nascondono le vittime, tra i condotti dell'acqua, escono in strada, per attraversare e tornare a casa, con la paura che diventa soggetto di discussioni interminabili. L'ultimo sguardo incrocia un riflesso nella pozzanghera. La pozzanghera diventa rossa, e la pelle squartata diventa un pezzo da collezione per occhi gialli.
Arriva una bestia enorme, le vittime del carnefice hanno ancora più paura.
Occhi gialli però mentre con precisione chirugica apre il ventre dell'ultima vittima viene preso di soprpesa, per la prima volta ha paura, e scappa. La sua vittima muore dissanguata.
Occhi gialli ora torna a casa, ha trovato qualcosa più grande di lui che non è amico.
Occhi gialli a casa, sul lettino fa sonni tranquilli ora, si sente protetto dentro le sue mura.
Il cane dei vicini ha colpito ancora, ha disturbato il gatto con gli occhi gialli mentre uccideva l'ultimo topo del giardino.